Orso bruno trovato in vasca idromassaggio

Paura a Colledara dove un giovane orso Bruno è stato ritrovato sotto una pergola di una villa all’aperto.

Orso bruno Marsicano sconfina appropriandosi della vasca idromassaggio da esterno appartenente a una famiglia della provincia di Teramo. Tanta paura ma nessun danno serio o ferito tra la popolazione.
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Colledara (TE). La famiglia Sanfrancesco, residente a Colledara, piccola comunità montana in provincia di Teramo, è stata ieri la protagonista involontaria di un episodio veramente inusuale, di quel genere che si conquista di diritto un articolo su tre colonne sui quotidiani, e che, sebbene non le abbia arrecato alcun danno fisico, come assicurato dai sanitari del 118 accorsi prontamente a seguito della chiamata del marito, il signor Felice, per lo svenimento della moglie Luisa, felicemente risoltosi senza necessità di ricovero ospedaliero, ma unicamente con la somministrazione di un cordiale, è stato, tuttavia, fonte di grande apprensione iniziale per tutti i componenti, meno i figli più piccoli che, beata innocenza, l'hanno presa come fosse un gioco.

Erano le sette e mezzo circa di sera, come raccontato dagli stessi protagonisti del curioso avvenimento agli uomini dell'arma fatti intervenire dalla locale stazione dei carabinieri dal sindaco per raccoglierne la testimonianza, e la famiglia Sanfrancesco già citata, tornava da una gita sopra i monti che circondano il comune di residenza. Gita del tutto lecita e consentita dalle attuali restrizioni in materia di prevenzione pandemica, essendosi i suddetti tenuti entro il perimetro comunale, senza valicarlo, e indossando tutti i dispositivi di protezione individuali obbligatori per legge, circostanza, questa, acclarata dai militari della benemerita che non hanno rilevato alcuna infrazione regolamentare o violazione da parte loro.

Giunti nei pressi della loro abitazione, subito, una volta spento il motore della loro giardinetta familiare a cinque posti, i signori Sanfrancesco sono stati allarmati dai rumori ben distinti di ribollimenti e sciabordii che provenivano dalla loro vasca idromassaggio posta sotto la pergola recentemente installata pochi giorni prima.

“I rumori potevano anche essere colpa della marachella di uno dei miei figli più piccoli che, con l'astuzia tipica dei bambini dispettosi, era magari riuscito ad attivarne il funzionamento prima che partissimo per la nostra escursione di oggi, alle 11:30” ha dichiarato il capofamiglia, il signor Felice,

ma la voce bassa e roca, assai gutturale che sentivamo e che poteva appartenere a un vagabondo ubriaco fradicio, tanto era impastata e farfugliante parole incomprensibili, era chiaramente qualcosa di cui preoccuparsi.

Dissi a mia moglie di fare risalire i bambini in macchina, ce li chiusi dentro e, insieme a lei, dopo aver preso, dal cofano, un lungo tubolare di metallo avanzatomi dai lavori per la sistemazione della pergola, augurandomi che bastasse questo a spaventare l'intruso e che non fosse armato e animato da cattive intenzioni, costringendomi a fare uso della mia pistola Beretta regolarmente denunciata, percorsi con grande cautela e cercando di fare meno rumore possibile, il vialetto esterno. Quando, con estrema attenzione, girai guardingo l'angolo della casa e vidi quale era la causa di quel vociare animalesco, poco mancò ci rimanessi quasi. Mia moglie, meno forte di me mi si accasciò addosso e riprese conoscenza solo diversi minuti dopo".

Cosa aveva visto il signor Felice? Ce lo chiarisce il verbale dei carabinieri: "il signor Sanfrancesco Felice, di anni 41, residente in Colledara (TE), tornando a casa dopo aver trascorso il pomeriggio in escursioni con famiglia al seguito, riferiva aver trovato, nella sua proprietà, in vasca idromassaggio modello HotSpring posta sotto la pergola all'ingresso del suo domicilio, numero uno orso bruno di razza marsicana che faceva il bagno nella stessa. Il succitato S.F. consapevole delle pene per le dichiarazioni mendaci rilasciate al cospetto di pubblici ufficiali assicurava non aver molestato in modo alcuno il suddetto orso, soggetto di specie protetta, tutelato ai termini di legge, il quale, al sopravvenire di gente, erasi, presumibilmente per spavento, dileguato fuggendo per entro le circostanti campagne".

Il signor Felice ha preso l'accaduto con molta filosofia e scherzandoci su ci ha inoltre detto: "Forse anche tra i boschi della Marsica si è sparsa la voce che le pergole della ditta Fabbi sono uno spettacolo della natura e l'orso, da intenditore, voleva ammirarne una da vicino quando, salendo sul bordo della vasca, ci è caduto dentro attivandola!"

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Pesce d'aprile!

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Perdon, scusatemi:

ché mi rincresce,

di questa celïa

d'aprile pesce,

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ma io mi auguro

nessun si arrabbi:

farvi conoscere

la ditta Fabbi

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Solo fu l'unico

intento mio

e adesso, rapido,

vi dico addio

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Se mai a Teramo,

voi capitate,

i Fabbi meritan

li visitiate!

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Fabbi Tende. Per leggere tutta la storia vai al link dell’Orso Bert.

www.fabbitende.it

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